La "nostra" Terra

Il Diritto alle risorse ed allo spazio

 

 

 

Il Pianeta Terra e le sue risorse appartengono all'Umanità, ad ogni essere umano spetta "per diritto" una pari ed uguale disponibilità d'utilizzo e  beneficio delle risorse idriche, alimentari, energetiche, di materie prime e del "minimo spazio necessario" per una decorosa "sicura" e confortabile abitazione, indipendentemente dalla razza,  cultura e dottrina religiosa di ciascuno.

Questa è una Legge Universale che fin quando non impareremo a rispettare e farla rispettare, non esisterà mai ne la pace ne l'armonia dei popoli.

Non può essere accettabile per esempio che dei “privati”, solo per il fatto di avere tanto danaro, comprino , ad esempio, la Patagonia Argentina e come realmente avviene, caccino dai territori gli indigeni abitanti originari che da secoli hanno vissuto in quelle terre traendo da esse le risorse necessarie alla vita e che in esse hanno posto le radici della loro cultura e delle loro tradizioni.

A prescindere dalla presenza umana già esistente nei luoghi, come si può accettare che dei privati avanzino diritto di  "proprietà privata" di una terra immensa, comunque necessaria alla sopravvivenza di tanti esseri umani, solo a scopo di lucro e di ricchezza personale ?

Con quale diritto  ci si arroga l' autorità di impadronirsi di spazi di questo Pianeta, disponendone a proprio piacimento  negando la condivisione con gli altri esseri umani aventi Uguali Diritti? 

Non si tratta di condividere filosofie marxiste ne di intraprendere fallimentari rivoluzioni comuniste qui si tratta di buon senso.

Verrà il momento in cui su questo pianeta si dovranno riscrivere le le regole di convivenza, ad esempio un “ridimensionamento della proprietà privata” che dovrà essere regolamentata nell'aspetto delle “estensioni terriere” tenendo conto delle esigenze umane di alimentazione, sfruttamento delle risorse idriche, minerali , energetiche e degli spazi necessari all' insediamento abitativo che non dovranno essere soggetti a logiche di lucro ne di profitto economico destinato esclusivamente a pochi  privilegiati bensì dovranno essere soggetti a regole di “diritto universale” per una equa ditribuzione allo scopo di condivdere un equo godimento degli "elementi esistenziali" da parte di ogni singolo  essere umano.

Non si creda siano solo utopiche fantasie, presto diverranno argomenti di carattere esistenziale a livello universale, ci dobbiamo arrivare preparati e cominciare a pensare le regole già fin da ora, prima che le masse umane si avventino le une contro le altre per insufficienza di spazi fertili, di acqua, di cibo, di abitazioni e di ogni altro genere necessario alla vita o addirittura alla sopravvivenza, non tarderà il giorno che raggiungeremo il numero di 15milardi e poi di 20, poveri illusi saranno tutti coloro che vorranno "possedere" per se stessi senza voler condividere. La Terra e le sue risorse appartengono all'umanità.