Se si vuole sconfiggere la partitocrazia e reinstaurare la democrazia, non rimane che una sola via

Tratto da un manifesto di Beppe Grillo

 

* I Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni si deve ripartire a fare politica con le liste civiche. Le liste che aderiranno ai requisiti avranno la certificazione di trasparenza "beppegrillo.it"*

 

Condivido a patto che:

 

Le Liste Civiche (e "movimenti") siano e rimangano dei soggetti promotori territoriali ovvero gruppi spontanei che intendano organizzare la politica del territorio in cui esse nascono e si sviluppano, adoperandosi come forza propulsiva per coinvolgere la collettività del posto a partecipare alla gestione della politica e dell'ambiente nel territorio stesso.

Cioè le Liste Civiche non devono entrare nelle istituzioni , ma devono solo promuovere la gestione politica, devono cioè motivare i cittadini della propria circoscrizione territoriale a determinare la politica insegnando ai cittadini l'esercizio della loro sovranità.

Dico questo perché altrimenti una lista civica non si distinguerebbe più da un partito e siccome vogliamo allontanare i partiti dalle istituzioni non possiamo certo  sostituirli con analoghi "gruppi precostituiti" anche se diamo loro il nome di liste civiche o movimenti.

 

Al Parlamento devono prendere posto le Regioni Italiane al posto dei partiti che devono essere rappresentate da un numero di seggi proporzionale agli abitanti residenti e ciascuna deve sceglie i suoi parlamentari tra i candidati abitanti - residenti, incensurati e competenti che si pongono a disposizione nel servire la collettività nazionale al parlamento in nome della propria regione e non di un partito.

Al Consiglio Regionale devono sedere i Comuni al posto dei partiti che devono essere rappresentati da un numero di seggi proporzionale agli abitanti residenti ed ogni comune deve sceglie i suoi rappresentanti tra i candidati abitanti residenti, incensurati e competenti che si pongono a disposizione a voler servire la collettività e territorio regionale al consiglio regionale, in nome del proprio comune e non di un partito.

Al Consiglio Comunale, devono sedere le "Comunità Locali" (detti anche quartieri, rioni, borghi, circoscrizioni locali) al posto dei partiti ed ognuna di esse deve essere rappresentata da un numero di seggi proporzionale agli abitanti residenti nella stessa e ciascuna deve scegliere ed eleggere i suoi rappresentanti tra i candidati  residenti, incensurati e competenti che si pongono a disposizione per servire la collettività e gestire il territorio comune al Consiglio Comunale in nome della circoscrizione che lo ha eletto e non in nome di un partito e dei suoi privati interessi corporativi.

Quindi la scelta dei candidati ai seggi nei diversi collegi non deve ricalcare una logica partitica, ma circoscrizionale, come dettato dalla Costituzione e i candidati  si devono valutare sulla loro moralità e competenza e non dal pensiero ideologico che ognuno ha il  libero diritto di coltivare e di professare a piacere.

 

marco turco